Negli ultimi anni, il ruolo dell’instructional designer è passato da essere un semplice creatore di contenuti digitali a vero e proprio architetto di esperienze formative.
Con l’arrivo dell’intelligenza artificiale, questa trasformazione è diventata ancora più profonda.
Non si tratta più solo di corsi, ma di interi ecosistemi di apprendimento adattivi e data-driven.
L’AI mira quindi a potenziare la creatività umana, liberando tempo e risorse per concentrarsi su ciò che conta davvero: la strategia formativa e l’impatto sui risultati aziendali.
In questo articolo, ci soffermeremo proprio sul ruolo che l’AI avrà per gli instructional designers.
1. L’evoluzione dell’Instructional Designer con l’AI
Un tempo, l’instructional designer lavorava seguendo processi semplici e lineari: analisi dei bisogni, scrittura dei contenuti, creazione delle slide e caricamento del materiale sul LMS.
Ma con l’intelligenza artificiale, la progettazione didattica cambia completamente volto.
Oggi, gli strumenti AI permettono di:
- Analizzare i dati reali sui comportamenti delle persone che seguono i corsi, individuando punti deboli e contenuti meno efficaci.
- Generare versioni multiple dello stesso corso, ma personalizzate e adattate automaticamente in base ai diversi livelli di competenza (o lingue) all’interno di ogni azienda.
- Automatizzare procedure tecniche, ad esempio come la creazione di quiz, l’adattamento del tono di voce e la localizzazione dei testi.
In questo scenario, il ruolo dell’instructional designer diventa un “progettare e supervisionare”: il regista di un sistema intelligente che apprende dai risultati e migliora con ogni iterazione.
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2. Instructional Designer: le nuove competenze richieste
La nascita di nuove tecnologie impone una ridefinizione delle competenze.
L’instructional designer moderno deve saper dialogare con l’AI e comprendere le sue logiche.
Le competenze chiave oggi includono:
1. Prompt Design e Storytelling AI-Driven: saper scrivere prompt efficaci per generare contenuti coerenti, accurati e pedagogicamente corretti.
2. Data Literacy: interpretare i dati prodotti dai corsi per migliorare il design formativo e l’esperienza dell’utente.
3. Design Multicanale: creare percorsi integrati che combinano video, quiz, simulazioni e microlearning.
4. Conoscenza delle normative e-learning: garantire la conformità a standard come SCORM, xAPI o LTI per l’integrazione nei diversi LMS aziendali.
Queste competenze rendono l’instructional designer una figura ibrida, capace di coniugare pedagogia, tecnologia e analisi.
Un tempo l’instructional designer lavorava seguendo processi semplici e lineari, ma con l’arrivo dell’AI la progettazione didattica cambia completamente volto.
3. Instructional Designer: come utilizzare l’AI
L’instructional designer, quindi, non deve vedere l’AI come un nemico pericoloso, ma come un valido alleato.
Se utilizzata in maniera intelligente, può portare benefici e agevolazioni molto interessanti.
Ma come?
Un flusso di lavoro efficace prevede:
1. Input umano strategico
L’instructional designer definisce obiettivi formativi, target e metriche di successo grazie a insights e metodi proposti o messi a disposizione dell’AI.
2. Generazione assistita di contenuti
L’AI elabora bozze di moduli, slide e quiz in base all’argomento di un corso.
E, all’instructional designer, non resta che controllarle manualmente e decidere se modificarle o meno.
3. Revisione e contestualizzazione
L’instructional designer, con l’aiuto dell’AI, valida e adatta il contenuto per mantenerlo coerente con la cultura e i valori aziendali.
4. Testing e miglioramento continuo
Il sistema raccoglie dati su completamento, feedback e performance, fornendo insight per aggiornamenti mirati.
In questo modo, la progettazione formativa diventa più rapida, precisa e personalizzata, mantenendo intatta la qualità didattica.
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4. Syllog: la piattaforma AI-First per gli instructional designers
Su Syllog, qualunque instructional designer troverà un ambiente pensato proprio per questo nuovo paradigma.
La piattaforma AI-First, consente loro di:
- Trasformare documenti, PowerPoint o normative in corsi interattivi e multimediali pronti per la distribuzione.
- Creare quiz e test adattivi con l’aiuto dell’AI, per misurare competenze e progressi in tempo reale.
- Analizzare i dati di apprendimento tramite dashboard intelligenti, che evidenziano punti di forza e aree di miglioramento.
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