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Come migliorare l’esperienza utente nei corsi SCORM

    Avere una buona esperienza utente nei corsi SCORM è uno dei fattori che incide maggiormente sulla loro efficacia.

    In un contesto aziendale dove il tempo è poco e le aspettative degli utenti sono alte, avere una piattaforma pronta che li soddisfi e che semplifichi la loro esperienza con i corsi SCORM, è diventato essenziale.

    Se un contenuto è lento, confuso o poco intuitivo, viene facilmente abbandonato, indipendentemente dalla qualità dei materiali.

    E questa, è una situazione che non può più accadere.

    In questo articolo, analizzeremo quindi come progettare percorsi SCORM che offrano fluidità, chiarezza e continuità, con esempi concreti applicabili da HR, L&D Manager, HSE e team Compliance.

    1. Progettare corsi SCORM con un’ottima esperienza utente: le basi da cui partire

    Una buona esperienza utente nei corsi SCORM nasce dalla progettazione di ogni singolo corso.

    Le aziende che ottengono i risultati migliori approcciano ogni contenuto come un prodotto da usare, non come un semplice file da completare.

    Ecco perché, per ottenere questo risultato, dovresti lavorare su alcune scelte strutturali:

    • Struttura lineare (ma non rigida)
    • Durata sostenibile di ogni sezione
    • Gerarchie visive coerenti

    La progettazione determina quanto un corso verrà compreso, completato e ricordato.

    È la base di partenza di ogni attività, che sia creare un corso, un video o qualsiasi altra cosa.

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    2. Ridurre frizioni e carichi cognitivi nell’esperienza utente

    Una parte fondamentale dell’esperienza utente nei corsi SCORM deriva dalla capacità di ridurre ciò che distrae o appesantisce.

    Ecco 3 aree critiche che dovresti sempre controllare:

    1. Transizioni chiare e veloci

    Le slide devono caricarsi in modo omogeneo.

    La presenza di animazioni eccessive, non fa altro che rallentare e confondere le persone.

    2. Linguaggio immediato e sintetico

    Un corso che parla come un regolamento o un PDF di 50 pagine, non sarà mai in grado di suscitare interesse, curiosità e comprensione.

    3. Evita sovraccarichi visivi

    Griglie pulite, margini ampi, colori coerenti con la brand identity…

    Grazie a elementi come questi, l’utente capisce al volo cosa è importante e cosa no.

    Se l’esperienza è fluida, cresce la probabilità che l’utente arrivi fino alla fine con un livello di attenzione stabile.

    Dunque, occorre ridurre ogni forma o elemento “pesante” per avere più chiarezza e un’attiva interazione verso i contenuti.

    Una parte fondamentale dell’esperienza utente nei corsi SCORM deriva dalla capacità di ridurre ciò che distrae o appesantisce.

    3. Buone pratiche di navigazione per migliorare l’esperienza utente

    La navigazione è l’elemento più sottovalutato dei corsi SCORM, ma anche quello che più incide sull’esperienza utente.

    In molti LMS, se la navigazione non è chiara, aumentano le richieste di supporto e si riducono drasticamente i tempi di completamento.

    Motivo per cui, occorre adottare questi 3 accorgimenti chiave:

    • Pulsanti sempre nello stesso punto: avanti, indietro e menu non devono cambiare posizione da una slide all’altra perché generebbero solo confusione.
    • Messaggi comprensibili: parole come “completato”, “in corso” o “riprendi” comunicano un’azione concreta.
    • Accesso rapido alle sezioni: nei corsi un po’ più lunghi, un indice cliccabile aiuta chi segue il corso a navigare meglio e a tornare su eventuali passaggi critici.

    Una navigazione pulita quindi non migliora solo l’usabilità, ma riduce anche il tempo necessario ai team HR per dare assistenza agli utenti finali.

    4. Interattività: l’elemento che supporta davvero l’esperienza utente

    L’interattività è utile solo se aumenta la comprensione e l’engagement.

    L’obiettivo è integrare attività coerenti con ciò che l’utente deve fare, ricordare o applicare.

    Ecco alcuni esempi interattivi per migliorare concretamente l’esperienza utente:

    1. Micro-quiz di autoverifica

    Inseriti ogni 2–4 slide, riducono la passività e aiutano a sedimentare concetti complessi.

    2. Games pratici

    Se i quiz vi sembrano troppo “basici”, inserire dei games interattivi creati con l’AI aiuterà non solo a migliorare l’esperienza utente, ma stimolerà anche l’engagement delle persone.

    Per approfondire:

    👉 Gamification aziendale: come inserirla nei corsi e-learning aziendali

    3. Flashcards e slide di recap visive

    Schemi, timeline e checklist (ad esempio) alleggeriscono la densità dei contenuti e permettono all’utente di rivedere subito i passaggi chiave.

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    5. Come Syllog migliora l’esperienza utente nei corsi SCORM

    Syllog lavora sull’esperienza utente già prima della fase di fruizione, perché ottimizza la costruzione del corso alla radice.

    Partendo da un documento aziendale (PDF, PowerPoint, policy, linee guida), la piattaforma trasforma il contenuto in un percorso ordinato, chiaro e interattivo, semplificando passaggi che spesso richiederebbero ore di editing manuale.

    Le funzionalità più rilevanti di Syllog per l’esperienza utente sono:

    • Layout armonizzati automaticamente: titoli, spacing, palette e gerarchie visive risultano uniformi in tutto il corso.

    • Creazione di pillole brevi e strutturate: l’AI divide il contenuto in sequenze digeribili, riducendo la complessità in modo naturale.

    • Interazioni, quiz e momenti di verifica generati in coerenza con il contenuto: non sono elementi a sé, ma parti integrate del percorso.

    • Analytics sulla fruizione: tempi di completamento, punti di abbandono e slide più lente da consultare permettono di ottimizzare ulteriormente i corsi esistenti.

    • Rispetto delle linee guida WCAG e dei requisiti di accessibilità: un aspetto fondamentale per garantire un’esperienza fluida anche agli utenti con diverse esigenze.

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